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Dal 2009, anno del conseguimento del Diploma in Psicoterapia ad indirizzo Analitico Transazionale, ad oggi svolgo l’attività di psicoterapeuta con interventi rivolti ad adulti, minori, coppie e famiglie. Le problematiche trattate sono: conflittualità coniugale, difficoltà relazionali, patologie nevrotiche, disturbi di personalità, disturbi del tono dell’umore, attacchi di panico e problematiche inerenti la sfera della sessualità. Ho conosciuto l'Analisi Transazionale (da qui AT) nel 2003, e nell'immediatezza ne ho apprezzato in particolar modo la potenza e la concretezza degli interventi. Ho poi deciso di approfondirne l’approccio teorico e metodologico, con un percorso formativo specifico ad ampio respiro internazionale. Per me l’AT rappresenta non solo uno strumento attraverso il quale ho costruito la mia identità professionale, ma anche un esperienza che ha accompagnato la mia crescita personale ed umana, arricchendomi di forti esperienze d’intimità con altre persone, di contatto emotivo e di condivisione empatica dei vissuti in una relazione d’autenticità. L’AT ad oggi è modello attraverso il quale rifletto su di me, sugli altri e sul mondo. Nel mio lavoro attribuisco particolare importanza e attenzione ai tre vettori della terapia: diagnosi, pianificazione-progettazione dell’intervento e processo terapeutico. Dedico una personale riflessione al primo momento diagnostico e contrattuale con il paziente (ragionare insieme sugli obiettivi terapeutici concretamente verificabili). Ritengo molto importante nell' approccio iniziale cogliere la richiesta della persona sintonizzandomi con il suo bisogno autentico indipendentemente dalla sintomatologia che presenta, cercando fin dai primi momenti di stabilire e mantenere una buona alleanza. E' fondamentale nel mio lavoro favorire l’instaurarsi di una relazione basata sull’empatia e la fiducia, attraverso l’ascolto e l’accettazione dell’altro sospendendo il giudizio e mantenendo, come motivazione portante del mio intervento, il benessere del paziente. Personalmente mi piace molto il concetto dell’Okness che è il cuore di questa teoria e si fonda sulla accettazione che “va bene essere un essere umano, per me va bene che io sia me stesso e va ben che tu sia te stesso”, ( Berne 1964). L' Okness penso sia il principale punto di forza dell’AT. Tale approccio teorico si incardina sulla fiducia che ciascuna persona possiede in se le risorse necessarie per costruire e riaffermare, in maniera autentica e consapevole il proprio spazio vitale. Parafrasando Harry D. Johns (1989) ciascuno possiede in sé “il diritto, la responsabilità, l'abilità e la capacità di prendere decisioni e di farsi carico della propria vita” in ogni momento e situazione. Ogni persona infatti può scegliere di cogliere il proprio valore, ristrutturarsi, ridecidere per se, crescere e vivere in una relazione appagante.